Scrivo per accompagnare il lettore in quel posto immobile dentro di sé, silenzioso, in cui non c’è più alcun rumore se non il fruscio della sua anima. Il piacere delle emozioni.
Scrivere è la mia seconda natura, come lo è correre per un maratoneta, volare per i gabbiani e sorridere per i bambini – perciò scrivo, a prescindere da qualsiasi cosa, per semplice amore delle parole, delle storie. Che siano le mie o di altri, romanzi o racconti sul web, è irrilevante. Lo è, rilevante, mettere in parole le vite che passeggiano accanto ad altre vite.
Scrivere per altri significa mettersi al servizio di chi non ha, non ricorda o non trova le parole.
“Grazie per avermi raccontato questa storia. Dovresti scriverla” dico.
“Eh si, magari. Il fatto è che io non so scrivere”
“Allora, posso avere io l’onore di farlo per te?”
“Perché, tu potresti? Lo faresti?”
“Certo, sono la Parolaia delle Emozioni. È il mio mestiere: metto in parole il tuo mondo”.
Ti aspetto, tra le mie parole per riscoprire le tue.