Il club della parolaia

Esiste un luogo nascosto e silenzioso, intimo, a metà strada tra il desiderio ed il ricordo che risiede in ognuno di noi. È lì che abitano le storie, è lì che hanno inizio: albe uniche di parole ed emozioni che divengono racconti.

Il Club della Parolaia è quel luogo, uno spazio divenuto reale dentro il mondo, il posto della narrazione di ogni animo che abbia qualcosa da raccontare; che siano reali o di finzione, non importa: ciò che conta è che ogni storia giunga, infine, nel suo luogo deputato per essere detta, ascoltata ed accolta.

Nel “Club della Parolaia” troverai:

- eventi in diretta con la Parolaia;

- interviste ad altri audaci raccontatori di storie;

- il punto di vista di professionisti e personaggi;

- rubriche settimanali dedicate alla narrazione, l'atto d'amore più ardito che si possa compiere nei confronti della propria storia.

“Accade talvolta che singole tessere del reale escano dal rumore bianco del mondo e si mettano a vibrare con un’intensità particolare, anomala. Alle volte è come un piacevole frullare di ali. Altre volte è come una ferita che non vuole richiudersi, una domanda che attende una risposta. […] Noi diamo un nome a questi particolari campi magnetici. Il loro nome è: storie. La loro genesi può durare un attimo o incubare per anni. Il tempo di germinazione è misterioso”.

A. Baricco

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Entra nel luogo deputato di tutte le storie, degli atti di coraggio tesi per amore di esse e per la volontà di raccontarle, poiché nominarle equivale a non perderle.

Chi ti accompagnerà in questo viaggio?

Hai mai provato un impulso potente, incontenibile, un desiderio ardente al quale non puoi opporti, solo cedere? Una spinta istintuale, vitale senza la quale la tua esistenza non conoscerebbe un vero appagamento?

 

Sono Alessandra Ferro, La Parolaia delle Emozioni,  e per me la scrittura è tutto questo.

 

Da che ho ricordo di me, nella mia borsa c’è sempre stato un libro, a volte anche due o tre. A volte, quando non mi stavano nella borsa, li tenevo sotto il braccio. Senz’altro il file Rouge di tutta la mia vita sono state le parole scritte, da me o da altri poco importava in fondo, perché mi bastava sentirle: era il mio modo speciale per vivere infinite vite, per sapere di non esser mai sola.