Tutti abbiamo una storia

Tutti abbiamo una storia da raccontare

Come trasformare le esperienze in storie coinvolgenti:
consigli per giovani scrittori

 

«Ogni foglio intatto ci introduce a quanto ancora non sappiamo di sapere o di poter ricordare. La scrittura è un gioco di prestigio. Fa apparire dal niente, in quell’attimo sospeso di silenzio, prima della meraviglia attesa, l’imprevedibile. È soltanto a questo punto che dal silenzio del foglio può iniziare a prender forma quanto prima non esisteva».

D. Demterio

 

Il mondo è pieno di storie che attendono solo di essere raccontate, anche se, è vero, ritrovarsi di fronte al foglio bianco può creare qualche difficoltà, tanto da non sapere da che parte cominciare. Credo, ciononostante, che sia importante non smettere mai di prendersi cura di tali storie, della bellezza delle proprie narrazioni e, poi, di raccontarle ai propri lettori attraverso la Newsletter, il luogo ideale nel quale incontrare il proprio cliente/lettore (se non sai da che parte cominciare, ti suggerisco di dare un’occhiata qui).

Cosa vuol dire prendersi cura? Guardare, prestare attenzione a ciò che siamo e viviamo ogni giorno, fermandoci il tempo necessario per farlo, mettendo in stand by le millemila attività che si erano pianificate per stare, semplicemente, a guardare.

Quali sono gli impedimenti che ci allontanano da tale momento? Si tratta un ostacolo reale o di qualcosa che è vera solo nella propria testa? Perché, così, a naso, ho la sensazione che, tra le tante obiezioni che un giovane scrittore affronta, potrebbe esserci il:

«Non so cosa scrivere, perché ogni aspetto mi sembra banale.»

È così?

Se la risposta è sì, comincio subito col dire che non è vero, perché ciò che tu pensi lo sia, banale intendo, per qualcun altro potrebbe essere il racconto grazie al quale si riconoscerà e comprenderà qualcosa di sé che ancora non sapeva. Le storie hanno questo potere, ogni storia, è qualcosa che non dipende da noi ed il gesto di raccontarle, scriverle, rende onore al vissuto di ognuno di noi.

E, capiamoci, non è qualcosa che posso vedere solo io perché faccio questo mestiere e sono dotata di chissà quale super potere rispetto agli altri. Non è così: ognuno può farlo, prendendosi il tempo giusto e usando occhi nuovi, più rispettosi e curiosi nei confronti della meraviglia che crea ogni giorno attraverso il proprio lavoro.

Per come la vedo io, ci sono alcuni passaggi che potrebbero aiutarti durante quel tempo di cura e che, se li tieni bene a mente, potrebbero tramutarsi nei tuoi aiutanti magici di scrittura.

  • Riconosci le tue storie: l’abbiamo detto, tutti abbiamo qualcosa da raccontare e, spesso, le esperienze quotidiane offrono l’ispirazione necessaria. Prima di sederti per scrivere, prenditi del tempo per riflettere sulle esperienze che hai vissuto nel mese trascorso, per osservare il mondo che ti circonda e cerca di trovare bellezza e significato anche nelle piccole cose. Che si tratti di un incontro casuale con uno sconosciuto o di un momento di silenziosa contemplazione, di momenti di gioia, sfide superate o riflessioni profonde, ogni esperienza può essere il punto di partenza per una storia memorabile.

 

  • Sperimenta con le parole: una volta identificate le esperienze da raccontare, prendi in considerazione le parole e gli aggettivi che meglio le descrivono; sperimenta con il linguaggio e cerca di catturare l’essenza emotiva di ogni momento, perché non esistono parole sbagliate: ciò che conta è la sincerità e l’autenticità della tua narrazione. Comincia a scrivere, anche a caso, tutto ciò che un certo momento rievoca dentro di te.

 

  • Aiutati a ricordare:  per alcuni scrittori, trovare l’ispirazione può essere una sfida ecco perché, in questi casi, è utile avere con sé strumenti di supporto come registratori vocali o app di scrittura o, quello che io preferisco, il vecchio taccuino con la matita. Registrare i tuoi pensieri e le tue sensazioni mentre vivi le esperienze ti permetterà di catturare l’essenza del momento e di trasformarla in una narrazione coinvolgente.

 

  • Condividi con audacia: una volta completata la tua storia, non avere paura di condividerla con gli altri. Chiedi feedback ai tuoi amici, familiari o colleghi e osserva le loro reazioni. Questo ti aiuterà a migliorare come scrittore e a sviluppare un senso critico nei confronti delle tue narrazioni.

 

Ogni giorno che viviamo ha la sua piccola o grande epifania, il suo sgambetto, la luce sopra la testa che mostra un’angolazione nuova e sono proprio quegli istanti lì che non possono essere perduti poiché riguardano la nostra personalissima storia, o quella del nostro brand e chi siamo noi per lasciare che parti tanto importanti svaniscano? Come possiamo arrogarci il diritto di lasciare andare la vita in un modo tanto atroce come il far finta che non sia accaduta? È accaduta e niente sarà come prima, per noi che l’abbiamo vissuta e per coloro che, grazie alle nostre storie, la leggeranno.

Non temere: con un po’ di pratica, scoprirai che ogni esperienza può diventare il cuore di una storia memorabile.

 

 

Alessandra Ferro Newsletter

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