03 Mar Un libro che mi aspetta
Prima di leggere “Appassionate” di Filomena Pucci.
C’è in effetti un libro che mi aspetta.
Lo vedo tutte le mattine al mio risveglio, in cima a quella pila di libri che ho accanto al letto; lo vedo ogni sera quando mi infilo il pigiama.
E’ li, lo scorgo con la coda dell’occhio. A volte mi soffermo a guardarlo con una certa frettolosa insistenza e sospiro. Ne conosco il contenuto, l’autrice ed i suoi intenti. Ne conosco alcune parole, ne intuisco quindi la scrittura, quella che piace a me poiché si infila tra le pieghe dell’anima.
Tuttavia, seppur brami per divorarne le pagine, le parole, le emozioni ed i messaggi celati tra le righe, lo evito accuratamente, lo temo. Poiché so che, attraverso di esso, giungerò in quel posto infondo a me dove ci sono cose che ancora non sono pronta ad affrontare. Cose che so, ma che adesso non voglio sentire di dover decidere.
Verrà tuttavia una sera in cui farò di nuovo finta di non vederlo infilandomi il pigiama ma la fitta al petto per la brama di lettura sarà più forte della mia paura.
E mi perderò tra le tue parole, vivrò altre venti, cento vite. Non sarò una ma molte donne coraggiose e allora attraversare il mio ignoto avrà più sapore, più passione, anziché paura.
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